Ed eccoci qua, a un mese dall'uscita del primo episodio della quarta stagione e ben dieci anni dall'uscita del primo episodio in assoluto di True Detective.
Solitamente non leggo troppo prima della prima visione o lettura di un 'opera, per non rischiare di essere prevenuto verso l'uno o l'altro giudizio o comuque per non rischiare di overthinkare sia mentre me lo gusto, sia quando scrivo un mio giudizio a caldo subito dopo. Mi piace camminare su terreno vergine, buona la prima. In particolar modo, dopo la visione del primo episodio del Paese Notturno l'effetto "cura Lodovico" che avevo subito mi ha spinto a scrivere, o meglio, rigurgitare il mio rospo senza fare (o leggere) null'altro prima.
Ora, col senno di poi e con qualche informazione in più alla mano, capisco perché questa quarta stagione non solo è veramente un ottimo esempio di come non scrivere, ma in più della serie madre ricorda ben poco, come quando il tuo partner scorreggia sotto le lenzuola e tu, muovendole un'ora dopo, senti quel vaghissimo aroma talmente leggero che ti domandi se in realtà non è stata una tua allucinazione. Ecco, Night Country è il fantasma del peto di True Detective. Una metafora poco elegante, ma assolutamente adeguata al soggetto.
La lunga premessa per dire che il soggetto dal quale è stata spremuta questa petulante favoletta hollywoodiana è in realtà una storia concepita dalla cara signorina López a prescindere dalla serie di Pizzolatto.
La geniale autrice ha infatti approcciato HBO con una storia che la casa produttrice ha pensato bene di ribrandizzare rilanciando un vecchio titolo che necessitava di essere rilanciato, giusto poco prima che tutti se ne dimenticassero.
Quindi sì, è stata fatta una becera operzione commerciale, ma nel farla son riusciti non solo ad abbassare a profondità abisalli la media qualitativa del brand di True Detective, ma anche a rovinare una storia che, forse, avrebbe anche potuto avere un dignità in sé e per sé.
Con il super potere del senno di poi, ora, è abbastanza evidente come spirali, il nome di Tattle buttato lì a caso, il tempo che viene definito un cerchio piatto e compagnia cantante siano palesemente fanservice dilettantistico appiccicato con lo sputo su un prodotto che, in teoria, era gia bell'e pronto, ma che hanno voluto rietichettare perché fosse un più caruccio e pronto per lo scaffale destinato al consumatore bulimico e depensante dell'intrattenimento.
Terminato questo excursus direi che possiamo passare all'effettiva puntata.
Tralasciamo il fatto che tutti gli uomini rappresentati in ogni episodio sono o degli eunichi o degli stronzi patentati. Tralasciamo il fatto che le donne che stuprano gli uomini vanno bene. Tralasciamo il fatto che la "giustizia privata" è un tema pericolosamente sempre più in voga, specialmente se coinvolge donne che eliminano sistematicamente degli uomini, e si torna ai mitici double standard. Tralasciamo l'iperpolarizzazione e la rappresentazione dell'autoctono/eschimese e del bianco (specialmente se uomo, ovvio). Tralasciamo che i personaggi femminili fanno tutto il tempo i bro e i dude, cosa che mi ha cringiato fino al midollo in diversi momenti che, in teoria, dovevano essere seri e/o emotivi. Tralasciamo l'ovvia conseguenza del precedente fatto: le donne di Ennis, grandi o piccole che siano, menano come dei fabbri ferrai tre volte più grossi di loro. Tralasciamo le preferenze sessuali di alcuni personaggi prontamente sbandierate in stile neon di Las Vegas, per poi essere buttate nel dimenticatoio senza pietà.
Tralasciamo tutto questo ciarpame. Aaaaaah, ecco qua. E ci rimane...Mh. Cosa ci rimane?
Un casting che soffre palesemente una malgestione del budget, una storia con più buchi del permafrost sotto Tsalal, una scrittura e dei dialoghi sconclusionati, supercazzole spirituali che sembrano la versione Temu dei monologhi di Rust.
Per non parlare dell'elemento soprannaturale che diventa il magico jolly che spiega ogni incoerenza o stranezza che noi (e i personaggi) abbiamo visto o sentito.
Lo scienziato in fin di vita che svela segreti dall'oltretomba a Navarro? Salacabula!
Clarke che ha le convulsioni tipo medium dell'ottocento ed è fottutamente convinto che il fantasma della sua ex-ragazza sia giunto per uccidere tutti? Abracadabra!
La lingua della Kowtok? Heheh, sciocco uomo bianco... Bibidibobidibù!
Veramente, non so se essere più incazzata per la perdita di tempo o impietosita dal fatto che ogni volta si riesce a superare un record nella bassezza artistica raggiunta.
Every time I think you've hit a ceiling, you, you keep raising the bar